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Videosorveglianza oggi e domani: il report IFSEC Global 2022

27/03/2023

Come ogni anno, IFSEC Global pubblica un interessante report sulle tendenze e lo stato di salute del mercato della videosorveglianza. Primi dati che saltano all’occhio: gli utenti finali utilizzano sempre più la TVCC per finalità che esulano dalla security in senso stretto (solo il 16% usa sistemi ad intelligenza artificiale o analisi video esclusivamente per motivi di sicurezza). Altro dato che conforta, visto il generale scenario a tinte fosche, è che l’81% degli installatori ha registrato negli ultimi 12 mesi un incremento della domanda di progetti nuovi. E di sti tempi, scusate se è poco.

della Redazione

Ma cosa chiede l’utente finale al fornitore? Cosa determina la sua fedeltà ad un brand, in un mercato sempre più vario, ampio e in trasformazione? Una “vasta scelta di telecamere” (71%) e “alte caratteristiche/funzioni prestazionali” (64%) sono rispettivamente il primo e il secondo motivo. Fondamentale è anche la “facilità di integrazione” (61%). Guardando al futuro, i clienti favoriranno sempre di più i vendor che vanteranno partnership tecnologiche forti e capaci di costruire veri ecosistemi, garantendo quindi supporto tecnico e a lungo termine, interoperabilità e attenzione alla sicurezza cyber.

Il costo non è sempre ostativo

Se il costo è spesso il maggiore ostacolo per gli investimenti in soluzioni di sicurezza di nuova generazione, è però interessante notare che non è sempre il fattore più importante nella scelta del vendor. Il prezzo dell’hardware è stato infatti indicato da meno della metà (49%) degli intervistati e il prezzo del software solo dal 24%. Il prezzo vale peraltro quanto il supporto tecnico del produttore (scelto dal 49% degli intervistati), mentre reputazione e provenienza del marchio, assieme a “familiarità con il venditore” sono stati selezionati, rispettivamente, dal 40% e dal 27% degli interpellati. Dati che non sorprendono, visto che conoscere un brand significa anche impiegare meno tempo e risorse ad installarlo, integrarlo e aggiornarlo. Partner program ed estensione di garanzia si collocano invece in fondo alla classifica: probabilmente tutti i vendor offrono ormai offerte simili. 

Quali telecamere vanno di più?

Le dome camera piacciono al 75% degli intervistati; seguono bullet (59%), PTZ (57%) e fisheye a 360 gradi (38%). Interessante notare che, nonostante la vastissima diffusione di Internet e banda larga e il calo dei prezzi delle telecamere di rete, un professionista su cinque (il 22%) dichiara ancora di aver installato telecamere analogiche negli scorsi 12 mesi. Del resto, in alcuni casi può essere troppo difficile o costoso sostituire il cablaggio coassiale, oppure è meglio optare per una migrazione graduale all’IP senza tempi di inattività. 

Cosa frena l’acquisto di AI?

Nonostante l’analogico sia ancora in uso, l’adozione delle camere IP evolute è una chiara tendenza. Il 42% degli intervistati dichiara di aver adottato negli ultimi 12 mesi telecamere AI edge based, mentre il 51% sta utilizzando l’analisi video a deep learning. Ma restano degli ostacoli ad una piena adozione dell’AI. Il 47% ritiene il costo ostativo, mentre il 23% dichiara di non essere sicuro dei vantaggi e del ROI di questa tecnologia. I falsi allarmi in tal senso non aiutano (quasi un terzo dei professionisti indica la scarsa accuratezza come ostacolo). Passi avanti invece per lo storage: nonostante i sistemi di sorveglianza con AI e gli algoritmi richiedano una larghezza di banda significativa e alte performance di archiviazione, la diffusione di dispositivi con elaborazione “edge” della rete o della videocamera, assieme allo sviluppo del cloud storage, stanno spalancando le porte ad una maggiore accessibilità dell’AI.

Che hardware vogliono gli utenti?

L’alta risoluzione e 4K sono in cima alla lista con il 46% degli intervistati, in linea con la richiesta di sistemi basati su AI o edge che richiedono risoluzioni top per funzionare al meglio. Anche la resistenza è un requisito importante: il 44% ha selezionato telecamere IP66/resistenti all’acqua, il 43% camere antivandalismo e un intervistato su 10 dichiara che le telecamere antideflagranti sono molto richieste, soprattutto su utenti governativi, del settore edile o manifatturiero.

Anche la luce è un tema molto sentito: non a caso il 40% degli intervistati richiede telecamere che migliorano le condizioni di visibilità e un quarto degli intervistati seleziona gli infrarossi con capacità superiore (ma anche inferiore) ai 30 metri.

Che funzioni vogliono gli utenti?

Ma quale funzione spinge un utente finale a decidere per l’AI? Il controllo veicolare per il 43% degli intervistati, ma anche le applicazioni di business intelligence (contapersone, analisi comportamentale del cliente, analisi del passaggio). Per il 27% degli intervistati l’AI è utile per ottimizzare il luogo di lavoro: una funzione divenuta popolare in pandemia e utile per il risparmio energetico e l’efficientamento dei processi. Il 24% utilizza infine l’intelligenza artificiale per migliorare le procedure antincendio, mentre il 22% si prepara a generiche “emergenze”, come  eventi meteorologici estremi.

Cinque motivi per usare la videosorveglianza extra security

1 - Controlli del veicolo

2 - Business intelligence

3 - Ottimizzazione zona di lavoro

4 - Procedure antincendio

5 - Preparazione alle emergenze

Fonte: The Video Surveillance Report 2022 - A trend report from IFSEC Global

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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